L’endodonzia pediatrica è la terapia canalare o devitalizzazione dei denti da latte. Viene praticata ogni qual volta la carie interessi
la polpa
del dente oppure un trauma ne abbia provocato la necrosi
(ovvero la morte delle cellule del nervo dentale. In questi casi il dente generalmente appare più scuro, solitamente tendente al grigio).
Quando possibile, ovvero quando la carie non abbia contaminato in maniera completa la polpa dentaria, la devitalizzazione del dente deciduo viene praticata in maniera parziale, mediante la pulpotomia, una tecnica più veloce che, se applicata correttamente, può dare gli stessi esiti di una terapia canalare completa.
E’ veramente sbagliato pensare che, “ se il dente deve addirittura essere devitalizzato, tanto vale estrarlo ”… riflessione comune a molti, così come è inaccettabile che un dente da latte che presenti ascessi con o senza tragitti fistolosi, venga lasciato nella bocca del bambino, senza alcuna cura che non sia il mantenimento della camera pulpare aperta (dente aperto). Questo consiglio, talvolta ahimè maldestramente suggerito alle mamme da alcuni colleghi, crea una condizione di infezione permanente dell'osso circostante il dente, che in talune condizioni può evolvere in infezioni sistemiche diffuse.
Un dente da latte affetto da carie penetrante deve essere curato, e mai deve essere lasciato aperto per le possibili complicanze che ne possono derivare.
Il dente da latte svolge tante funzioni, da quelle psico-sociali, a quelle di mantenimento del corretto spazio per il dente permanente, e la sua permanenza in bocca, anche se devitalizzato, assicura salute dentale ed evita al bambino quella sgradevole esperienza rappresentata dall’estrazione.
La permuta dei denti da latte deve essere un fenomeno naturale, in cui nessuno deve intervenire al di fuori dei ritmi biologici della natura.
I denti necessitano di essere devitalizzati
Gli elementi possono, così, essere mantenuti fino alla permuta naturale.